Chi trova un cellulare trova un tesoro

I vostri vecchi telefoni valgono

Troppo spesso conserviamo i vecchi cellulari nell’armadio: la Fnac propone di cederli dietro rilascio di buoni spesa, un sistema che potrebbe dare una spinta al riciclaggio.
Di Émilie Torgemen

Quanti vecchi telefoni lasciate a prender polvere in fondo a un cassetto? Uno? Due? Di più? Secondo alcune stime, ci sono 120 milioni di cellulari che dormono nei nostri armadi, e solo il 15% viene riciclato. Troppo poco. La buona notizia è che ora possiamo cedere questi rifiuti – perché altro non sono – alla Fnac e ottenere in cambio buoni acquisto.

«Il nostro grande vantaggio rispetto ai costruttori (N.d.R.: Apple, Samsung, LG) è che da noi i clienti non sono obbligati a comprare un modello più recente. In cambio ricevono buoni sconto per libri e biglietti d’ingresso…» precisa Laurent Lamé, direttore del reparto telefonia mobile. Il marchio, che ha appena lanciato il servizio di riciclo dei vecchi telefoni, non è il primo a puntare a questa nicchia di mercato. Il sito di e-commerce Cdiscount, così come i supermercati Cora e Auchan, propongono offerte simili. «È un’idea eccellente» dice Françoise Berhoud, ricercatrice del CNRS, che studia l’impatto delle nuove tecnologie sull’ambiente. «E non spinge i consumatori a cambiare più in fretta il proprio telefono». I dispositivi ancora funzionanti o riparabili vengono riconfezionati e venduti come prodotti di seconda mano. Gli altri vengono riciclati.

Alla Fnac, il valore del vecchio telefono è determinato sulla base di un corso che, come in Borsa, varia in funzione della richiesta di un dato modello. Anche i metalli preziosi contenuti nei dispositivi (oro, argento, platino…) contano. E con i 200 g circa di oro per tonnellata, l’affare è redditizio sia per i riciclatori che per i rivenditori. In Francia, c’è un vero tesoro che sonnecchia nei nostri cassetti: l’equivalente totale di 7,2 miliardi di euro, stando ai calcoli dell’Agenzia per l’Ambiente e la gestione dell’Energia (ADEME – Agence de l’environnement et de la maîtrise de l’énergie).

 Diciassette metalli recuperati

Il recupero dei dispositivi consegnati alla Fnac e a Cdiscount avviene grazie all’azienda CompaRecycle. «Diamo 99€ per un iPhone 5S (16 GB) funzionante, 26 € se non si accende più; un Galaxy S6 Edge + vale 246€ se funzionante, 88€ se fuori servizio. […]» spiega Gaël Brouard, CEO di CompaRecycle. «È la prova che essere ecologici non è appannaggio di chi può spendere senza limiti, ma che si possono anche fare soldi» prosegue con entusiasmo l’imprenditore.

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Ecco quanto versa la Fnac a seconda dei modelli (indicati nella colonna di destra) per dispositivi in buono stato (valore indicato nella colonna centrale) o fuori servizio (colonna a sinistra).

C’è comunque un inghippo, secondo Françoise Berthoud, per i telefoni che finiscono nel riciclaggio: «Nel migliore dei casi, vengono recuperati solo 17 metalli su una quarantina totale. È il caso di oro, argento, rame e palladio. Per gli altri, o il valore economico non è sufficiente, o sono tecnologicamente troppo complessi da estrarre». In queste condizioni, per limitare l’impatto sull’ambiente, «il primo consiglio che detta il buon senso è sostituire il proprio telefono il meno possibile» raccomanda la ricercatrice.

Fare soldi senza muoversi

Rivendere il telefono è un gioco da ragazzi. Alla Fnac, basta andare direttamente in negozio con il vecchio dispositivo e i corrispondenti accessori, muniti di carta d’identità. La stima è immediata e potrete uscire con il vostro buono. E se non vi va di muovervi, ci sono siti specializzati come Love2recycle. Basta mettere il dispositivo in una busta e spedirlo per posta. Sarete pagati con bonifico bancario. L’ammontare del rimborso può variare in modo significativo da un sito all’altro. Un iPhone 5C (32 GB) in buono stato vale 40€ su Love2recycle, 65€ su Recycler.fr. Se il vostro vecchio dispositivo non ha davvero alcun valore, però, non gettatelo via. L’organizzazione Eco-systèmes (Eco-systèmes.fr) indica i punti di raccolta e le strutture in cui le parti molto inquinanti come la batteria saranno neutralizzate. Ad ogni modo, non dimenticate di ripulire i vecchi telefoni per evitare che vi vengano rubati dati. Niente di complicato, basta rimuovere la carta SIM e la scheda di memoria e poi scegliere l’opzione di ripristino delle impostazioni iniziali.


Émilie Torgemen, «Vos vieux téléphones valent de l’or», Le Parisien, 4 marzo 2017

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