L’efficace telemedicina ruandese

RapidSMS è un’app particolare: permette infatti ad agenti selezionati di condividere dati sulle gravidanze a rischio e di allertare per tempo gli ospedali. Grazie a questa invenzione made in Ruanda, la mortalità infantile del Paese è scesa a 31 su 1000. A descriverci RapidSMS, Samir Abdelkrim per Le Monde.

In fila per 6

Sei più propenso ad allungarla se hai qualcuno dietro, puoi saltarla e quella migliore è a serpentina: è la fila, di cui ci parla Leo Benedictus dalle pagine del Guardian.

Chi trova un cellulare trova un tesoro

Quanti vecchi telefoni lasciate a prender polvere in fondo a un cassetto? Uno, due o ancora di più? Si stima che 120 milioni di cellulari dormano nei nostri armadi, l’equivalente di 7,2 miliardi di euro. Un articolo di Émilie Torgemen per Le Parisien.

Tecnologia fa rima con nomofobia?

Dipendenti dal telefono. Lo siamo tutti, più o meno. Bisogna però capire fino a che punto, e se è il caso di preoccuparsi. L’uso eccessivo dello smartphone e le angosce che ne derivano sono alla base della nomofobia, di cui ci parla Romain Gueugneau su Le Monde.

Un anno di carta

In un’epoca in cui quasi nessuno scrive più lettere e in cui si sopravvive anche senza biro, ecco una vera e propria dichiarazione d’amore all’agenda cartacea, firmata Katharina Hölter per Bento.

Telelavori, gioie e dolori

Lavorare dove e quando si vuole – sembrerebbe allettante. Sono molte le aziende che permettono il telelavoro, altre invece se ne tengono ben alla larga. Cosa significa davvero lavorare da casa? Ce ne parla Christine Schultze per lo Spiegel.

Smart city galleggianti

Con le loro unità sempre più imponenti, le navi da crociera sono diventate vere e proprie città sull’acqua. E questo implica una più attenta gestione dei flussi e un’ottimizzazione delle risorse grazie a soluzioni innovative. Una fonte d’ispirazione, insomma, per le città che vorrebbero essere più intelligenti, come scrive @l_bottero per La Tribune.

Ciao Sesso. Riposa in pace.

“Nato nel 1963, morto nel 2016 – povero Sesso. Ti conoscevamo bene. Ma non proprio bene bene. Ti conoscevamo. Di vista. È stata una bella estate quella passata con te.” Dopo la notizia che i millennials fanno meno sesso delle generazioni precedenti, ecco un sentito elogio funebre firmato Eva Wiseman per The Guardian.

Una vita da hipster

In una sorta di esperimento sociologico, Anne Desquins per Le Figaro ci propone la giornata tipo di un hipster. Una vita all’insegna del veg-chic, dell’oggettistica vintage e delle camicie a quadri.

La scuola all’incontrario

Immaginate una scuola senza voti, né orari. Una scuola in cui le materie hanno nomi come “Responsabilità” o “Sfida”. Una scuola dove un compito può essere quello di organizzare una vacanza. Ecco, una scuola simile non è un sogno: esiste davvero, e ce ne parla @philipoltermann per The Guardian.

L’uomo che si è fatto balena

Nell’industria dei videogiochi le balene (whales) sono i giocatori capaci di spendere centinaia, se non migliaia, di euro pur di avanzare più velocemente. William Audureau, giornalista per Le Monde, ne ha conosciuta una. La storia di una balena di nome Ed.