Attenzione ai fianchi

L’ingrediente segreto di un buon ballerino? I fianchi, dice uno studio

Di Steph Yin

Se stai leggendo questo articolo da casa, prenditi una pausa e metti una canzone che ti fa venire una irresistibile voglia di ballare. Dai, muovi la testa a ritmo di musica. Ondeggia un po’. Mettici pure braccia e gambe. Se stai leggendo questo articolo al lavoro, immagina di fare queste cose stando seduto alla tua scrivania.

Mentre balli, fai attenzione a dove e come ti muovi. Quanto oscillano i fianchi? Stai muovendo le gambe in contemporanea o indipendentemente l’una dall’altra? Stai muovendo il busto con energia?

Dovresti prestare attenzione a questi movimenti, perché ci sono schemi molto specifici che permettono di risultare migliori ballerini. È questa la conclusione di uno studio pubblicato qualche settimana fa su Scientific Reports, in cui i ricercatori hanno chiesto a 200 persone di giudicare 39 donne mentre ballavano. Alcune caratteristiche sono emerse come indispensabili: in particolare, ampie oscillazioni dei fianchi e il movimento indipendente degli arti destri e sinistri (cosa che i ricercatori descrivono come movimenti asimmetrici di braccia e cosce).

I ricercatori ipotizzano che per le donne eterosessuali queste mosse abbiano due scopi. «In primis servono a comunicare agli uomini la capacità riproduttiva della donna, forse anche il suo status ormonale» dice Nick Neave, professore associato di psicologia alla Northumbria University (Gran Bretagna) e uno degli autori della ricerca. «E in aggiunta serve a ribadire la propria bravura di fronte alle rivali».

Nel 2011, gli stessi ricercatori avevano scoperto che le donne preferiscono uomini che adottano certi passi di danza, come movimenti ampi nella parte superiore del corpo. Nel corso di altri studi, Neave e i suoi colleghi avevano scoperto collegamenti tra l’attrazione esercitata dagli uomini nella danza e la capacità di assumere rischi, così come la stretta di mano, un indicatore della forza corporea complessiva.

«Ora sappiamo che i passi di danza sono indice di forza e vigore tra gli uomini» ha detto Neave. «E stiamo cercando di capire cosa significhino per le donne».

Nello studio, il team ha chiesto a 39 studentesse universitarie britanniche di ballare senza nessuna compagnia. I ricercatori hanno usato un sistema di motion capture per monitorare i loro movimenti, poi hanno trasformato ognuna delle partecipanti allo studio in un avatar, così da garantire che solo i movimenti di danza – e nessun’altra caratteristica fisica – influenzasse la valutazione. Poi hanno chiesto a 57 uomini e 143 donne di guardare clip di 15 secondi degli avatar e di valutarli sulla base di una scala numerica.

I movimenti dei fianchi sono stati la chiave per una valutazione positiva, forse perché sono indice di femminilità. «Quando guardi come camminano uomini e donne, la differenza principale è che gli uomini muovono le spalle, le donne i fianchi» dice Neave. I movimenti asimmetrici degli arti, invece, possono segnalare un buon controllo motorio.

La danza potrebbe essersi inizialmente sviluppata come forma di corteggiamento negli esseri umani.

Ma può anche non essere solo legata all’attrazione fisica e alla competizione, benché la ricerca tenda a concentrarsi su questi aspetti, come riferisce Helena Paterson, docente di psicologia alla University of Glasgow non coinvolta nello studio. «Potrebbe anche avere a che fare con affiliazione, amicizia e legami con le altre persone» ha detto. «Quando qualcuno dimostra sicurezza nel ballare, può risultare attraente come amico o come persona con cui trascorrere del tempo».

Lo studio rientra in un campo più ampio detto cognizione sociale, che mira a comprendere come le persone usano frammenti di informazioni percettive per fare inferenze più ampie sul loro mondo sociale, ha detto Frank Pollick, docente di psicologia presso la University of Glasgow il cui laboratorio sta svolgendo un esperimento di crowdsourcing sull’attrazione esercitata durante il ballo.

«Vedi qualcuno ballare o senti la sua voce e formuli una serie di giudizi dettagliati sulle sue caratteristiche personali» dice. «Queste inferenze spesso vanno ben oltre le informazioni effettivamente presenti, eppure devono esistere per una ragione».

Neave e il suo team vogliono stabilire se l’attrattiva esercitata ballando è correlata alla personalità, alla salute, all’età o allo stato ormonale delle donne. E ancora, come la cultura e l’orientamento sessuale influenzano il modo di ballare e la percezione del modo di ballare.


Steph Yin, «What makes a good dancer? Watch the hips, a study says», The Age, 10 febbraio 2017

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