Perché lo Snickers prende per fessi i fan del calcio
Dodici barrette di cioccolato invece di undici, 80 grammi di crema di cioccolato extra, un bicchiere di birra gratis. Con queste offerte, le grandi aziende alimentari cercano di accaparrarsi i fan degli europei di calcio. Ma spesso offrono solo costosi specchietti per le allodole.
Di Michael Gassmann
Le promozioni a base di prodotti extra sono molto amate nell’industria alimentare: 80 grammi di crema al cioccolato “gratis”, 5+1 confezioni di biscotti, 13+1 bastoncini di pesce, e chi più ne ha più ne metta. Per i campionati europei di calcio, queste promozioni sembrano non avere freni. Su quasi ogni scaffale di supermercati e discount ci sono confezioni che promettono contenuti extra e gratuiti.
Ma non tutte le promesse vengono mantenute. In occasione degli europei, ad esempio, il produttore di dolciumi Mars vende una confezione speciale di Snickers che definisce “12esimo uomo” e descrive come “una delle maggiori promozioni calcistiche di tutti i tempi”. Sul sito, i responsabili del marketing diventano poeti nel sottolineare il “potere di mercato del pallone” e nel promettere contenuti aggiuntivi consistenti con “l’entrata in commercio della confezione 11+1 di Snickers”.
Forse, però, non è il caso di fare troppo affidamento su questa promozione, come fa notare l’Associazione dei consumatori di Amburgo. Secondo i suoi dati, i clienti pagherebbero 4,95€ per una confezione di 600 grammi contenente 12 barrette di cioccolato. Vale a dire 77 centesimi ogni 100 grammi – un terzo abbondante in più rispetto alla confezione standard, che non ha niente a che vedere con il calcio e che contiene sette barrette di cioccolato al prezzo di 1,98€, ovvero 57 centesimi ogni 100 grammi.
Meglio fare due conti anche sulla birra
La rivale della Mars, la Ferrero, ha avuto un’idea non molto diversa, e promette 10 barrette più una extra. “Ed è vero, in effetti. Ma il formato più grande, quello da 18 pezzi, è decisamente più conveniente” dice Armin Valet dell’Associazione dei consumatori di Amburgo. E gli amanti del calcio, così come gli altri acquirenti, farebbero meglio a fare due conti anche sulla birra, prima di lasciarsi travolgere dall’entusiasmo per gli europei e per un presunto affarone.
Il birrificio Paulaner, ad esempio, vende un “Sixpack” di cinque bottiglie da mezzo litro più un boccale a forma di stivaletto da calcio di vetro. Chi pensa davvero che quel bicchiere extra sia gratis, si sbaglia di grosso. La birra, secondo le stime dell’Associazione di Amburgo, costa fino al 25% in più della tradizionale confezione da sei con bottiglie da 33 cl. Lo stesso vale per l’acqua Volvic. Chi si accaparra un bottiglia “mascotte” da 33 cl decorata con i colori nero, rosso e oro, paga fino al 160% in più rispetto alla solita confezione da mezzo litro.
Anche le promozioni senza riferimenti al calcio o alle prossime olimpiadi vanno valutate con cautela. L’Associazione dei consumatori del Nordrhein-Westfalen ha scovato un energy drink con la promessa del “51% di drink gratis”. Ma la bevanda era confezionata in un contenitore da mezzo litro, invece del solito contenitore da 33 cl. La confezione più grande costava 10 centesimi in più. È “molto meno gratis di quanto promesso” dice l’Associazione dei consumatori di Düsseldorf: “E per un cliente attento, è davvero irritante”.
Le aziende che promettono prodotti extra gratis finiscono regolarmente in tribunale
Se gli acquirenti non hanno davvero il diritto a una riduzione di prezzo alla cassa, si tratta di pubblicità ingannevole e proteste giustificate, ribadisce l’Associazione di Düsseldorf. Spesso ci sono errori anche nel prezzo di vendita esposto, dicono. Lo sconto va detratto dal prezzo base e indicato chiaramente, come vuole la legge, ma non sempre questo accade. Nel prezzo base ci sono talvolta segnalazioni di prezzo al chilo o al litro, e questo permette un corretto confronto.
In un’occasione, il personale del punto vendita aveva proprio preso una cantonata: invece di un prezzo finale inferiore rispetto a quella di partenza, era stato segnalato un prezzo maggiore – l’errore era stato commesso solo nelle targhette, mentre sugli scaffali appariva corretto. “Chi analizza per bene le offerte di prodotti extra spacciati per gratis si sente più spesso confuso che felice” dichiarano i compratori di un test a campione.
Le promozioni pubblicitarie che offrono prodotti gratis extra sono spesso oggetto di dibattiti nelle corti di tribunale, ad ogni livello. La Corte suprema federale tedesca, infatti, si è dovuta occupare del caso di un venditore di bibite che aveva avanzato l’offerta secondo la quale i clienti che avessero acquistato una cassetta di bibite a scelta tra 12 marche – tra cui Coca Cola, Fanta o Sprite – avrebbero avuto due bottiglie gratis in più. Queste bottiglie però erano state già inserite nel prezzo base. L’Associazione dei consumatori del Baden-Württemberg ha visto nella faccenda una violazione delle norme di regolamentazione dei prezzi, ma non è riuscita a spuntarla.
Michael Gassmann, «Warum Snickers die Fußball-Fans für dumm verkauft», Die Welt, 3 luglio 2016