Prima di internet

Prima di Internet te ne saresti rimasta in poltrona con un libro aperto in grembo, a fissare lo spazio o una ramazza decorativa appesa al muro – passando da uno all’altro di questi due modi di essere. O forse no. Un articolo-allucinazione di Emma Rathbone per il New Yorker.

Una balbettante bambocciona banda di babbuini

Fleming, Tolkien e CS Lewis sono gli autori che la gente dice più spesso – mentendo – di aver letto. Ma perché? E in cosa si distingue la lista attuale degli autori che più fingiamo di conoscere rispetto a quella degli anni precedenti? David Barnett, giornalista del Guardian, cerca di dare una risposta a queste domande.

È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare

Avete presente quegli squallidi romanzi Harmony in cui un modello muscoloso abbraccia la bellona di turno? Ecco, c’è un modello muscoloso che ha già posato per più di 400 libri! Il suo nome è Jason Baca, lo intervista Tim Jonze per il Guardian.

«È il tempo che mi frega»

«In questo mondo di “life hacks” è raro vedere qualcuno fare qualcosa con calma e piacere, per il puro gusto di farlo, che si tratti di chiacchierare con gli amici, dedicarsi a un hobby – per amore, non per Instagram – o fare attività fisica». Rhiannon Lucy Cosslett prova a spiegare perché sempre meno persone trovano il tempo per leggere un romanzo.