Sarà sicuramente successo anche a voi: vi spostate da una stanza all’altra perché dovete prendere qualcosa e, arrivati lì, non sapete più di cosa si tratta. Ci spiega il fenomeno, conosciuto come “doorway effect”, Tiffany Sales dalle pagine di Le Soir.
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L’uomo che si è fatto balena
Nell’industria dei videogiochi le balene (whales) sono i giocatori capaci di spendere centinaia, se non migliaia, di euro pur di avanzare più velocemente. William Audureau, giornalista per Le Monde, ne ha conosciuta una. La storia di una balena di nome Ed.
Ninety-nine Clicks — Special edition: manga nel Myanmar
Di recente, il Myanmar è stato invaso da strani personaggi con capigliature sintetiche di colori bizzarri e spade finte. Niente da temere: è solo un festival di cosplayer e otaku!
Elementare, Watson!
Fin dalla sua creazione, Sherlock Holmes non è mai sparito del tutto, ci sono stati solo (brevi) periodi in cui non era così popolare. Morgane Tual per Le Monde indaga i segreti del successo di questo onnisciente outsider.
Di seno e videogiochi
Altro che volgare prodotto di un’industria fallocentrica: il seno ha proprietà quasi magiche, che gli conferiscono un ovvio vantaggio tecnico in battaglia. La spiegazione (delirante) di Dean Burnett per il Guardian.
MOBA: pronti allo scontro?
William Audureau per Le Monde ci accompagna nell’universo fantastico impregnato di strategia, azione e gioco di squadra dei MOBA. E ci spiega le ragioni del loro successo.
Gioco di morte
Game over, die&retry, permadeath: nei videogiochi la morte è onnipresente quanto leggera. A spiegarci il ruolo del Tristo Mietitore nel mondo dei videogame, William Audureau per Le Monde.
STFU, N00B
Il magico mondo di internet può trasformarsi in un videogioco sanguinolento, se sei una donna. «Le donne» scrive Charlie Brooker sul Guardian «sono le giocatrici più toste in circolazione». Alla faccia degli insulti e dei gamer più retrogradi.