Si può essere licenziati per aver espresso commenti razzisti al di fuori dell’ambiente di lavoro? Se lo chiede anche Yohan Blavignat di Le Figaro dopo il caso che ha coinvolto un dipendente di EY, società di revisione contabile di rilevanza internazionale.
Tag: social media
Mangi o scatti?
Fotografare il cibo non è una tendenza nata con Instagram, come spiega un recente volume illustrato, Visual Feast. L’autrice, Anja Kuznetsova, racconta perché il cibo è così affascinante in un’intervista di Katharina Cichosch.
Fagianino dorato
Lo username è un problema che non affligge solo le star di YouTube. Chi di noi non ha scelto un nome utente a dir poco discutibile in passato? Eike Kühl dà un’occhiata agli scheletri nell’armadio – pardon, nell’archivio! – della redazione della Zeit.
Tecnologia fa rima con nomofobia?
Dipendenti dal telefono. Lo siamo tutti, più o meno. Bisogna però capire fino a che punto, e se è il caso di preoccuparsi. L’uso eccessivo dello smartphone e le angosce che ne derivano sono alla base della nomofobia, di cui ci parla Romain Gueugneau su Le Monde.
La Memoria non passa attraverso i selfie
«Fammi vedere le foto che mi hai fatto al campo». «Bella questa, la uso per il profilo Instagram». Sul treno da Dachau a Monaco ci due giovani turiste. Hanno appena visitato il campo di concentramento di Dachau. Cosa spinge la gente a mettersi in posa in un campo di concentramento per il proprio profilo social e a taggare le immagini con hashtag come #instacaust, #niceday o addirittura #yolocaust? Se lo chiede Miriam Dahlinger su Bento.
Apatia “made in FB”
C’è qualcosa di peggio degli inutili post di Facebook: gli inutili post di Facebook che si convincono di essere importanti. E allora togli l’amicizia a chi ti dà ragione, circondati di contestatori e sovverti l’ordine dall’interno. La ricetta anti-apatia di Facebook firmata Romesh Ranganathan è tratta dal Guardian.
La dura legge delle app
Per i produttori di beni di consumo classici è difficile capire che basta un aggiornamento andato male per scatenare l’inferno. Come è successo all’app dedicata al jogging della Nike, che con un aggiornamento a dir poco fallimentare sta facendo perder colpi (e clienti) all’azienda. Ci racconta la situazione Benedikt Fuest per Die Welt.
Guida galattica per richiedenti asilo
“La Germania e i suoi abitanti” è una guida fatta quasi esclusivamente di immagini che mostra ai richiedenti asilo usi e costumi tedeschi. L’iniziativa, tuttavia, ha suscitato polemiche, come ci riferisce la redazione di Le Monde.
Quando la libertà di parola è troppa…
Una “calca” che “si illude di essere unica” e indulge nelle reazioni isteriche di massa producendo un fastidioso rumore bianco, in cui è impossibile distinguere ciò che conta davvero. Will McMahon dipinge per The Age un quadro alquanto negativo della generazione Y.
Ti lascio. Grazie a una app.
Se per il nuovo anno la vostra lista dei buoni propositi prevede di sbarazzarsi del partner ma non sapete come fare, Aimee Lee Ball per il New York Times vi suggerisce le app (anche gratuite) che fanno al caso vostro.