Le donne saudite scendono in curva

Sotto la direzione del giovane principe ereditario Salman, l’Arabia Saudita osa infrangere un altro tabù: dal 2018 sarà consentito l’accesso alle famiglie in tre stadi cittadini. Sulle pagine della Neue Zürcher Zeitung Christian Weisflog analizza il processo di liberalizzazione del Paese.

Professione: filantropo

Con un patrimonio di quasi 1,8 miliardi di euro, Kjell Inge Rokke non è solo uno degli uomini più ricchi della Norvegia, ma anche uno dei maggiori filantropi europei. La scorsa settimana ha dichiarato che avrebbe donato “buona parte” delle sue ricchezze alla pulizia degli oceani. A parlarci del suo progetto, la redazione di Le Monde.

Api vs plastica

Allevare tarme della cera perché divorino i nostri rifiuti sembra un’ottima idea. Se non fosse che finirebbero per distruggere le colonie di api e per mettere a repentaglio i raccolti. Un articolo di Philip Ball per il Guardian.

Sii come Mohammad

Mohammed è il futuro sovrano di un Paese che deve la sua ricchezza al petrolio.
Ma Mohammed vuole dissociarsi dal petrolio.
Sii come Mohammed.
Un articolo di Nando Sommerfeldt per Die Welt.

I Giochi non sono fatti

Crisi economica, virus zika, minacce terroristiche (ma anche politiche): il Brasile è tutto tranne che pronto ai Giochi Olimpici, che si apriranno tra meno di 100 giorni. Claire Gatineau ci racconta la situazione e il “jeito brasileiro” che potrebbe forse risolverla.

Cosa ci riserva il 2016?

Isis, elezioni USA, petrolio, Birmania e molto altro: i redattori di Les Echos hanno fatto le loro previsioni per il 2016. Chissà se ci vedranno giusto…

Oleodotto sì, oleodotto no

L’oro nero è agli sgoccioli, ma in America i repubblicani vogliono tentare il tutto per tutto e costruire un maxi oleodotto. A impedirglielo, per ora, Barack Obama. Ci racconta tutto Audrey Garric per Le Monde.

Attenti allo zar

«Le probabilità che Putin invada l’Ucraina intera o i Paesi baltici sono basse, ma entrambi gli scenari non sono da escludere». Autore di questa poco incoraggiante affermazione è Thomas L. Friedman, che per il New York Times ha cercato di prevedere le prossime mosse dello zar Vladimir Vladimirovič.