Bambini in gabbia

Un bimbo dietro le sbarre ha un effetto quanto meno sconcertante. Eppure negli Stati Uniti avevano brevettato una “gabbietta per bambini portatile”. E le madri che vi mettevano i propri figli erano animate dalle migliori intenzioni. Davvero. Un articol di Solveig Grothe per Der Spiegel.

L’Islam è anche arte

“La perdita di vite umane in Siria e Iraq è inimmaginabile; milioni di persone sono state sfollate e forse non torneranno mai a casa. Ma che ne è delle migliaia di storie che vengono cancellate ogni volta che un quartiere è raso al suolo, ogni volta che un monumento storico è crivellato dai colpi dei cecchini? Noi testimoniamo, documentiamo, cerchiamo di educare.” Sono le parole di Kishwar Rizvi sul Washington Post.

Un anno di foto

Il 2016 sta per concludersi: cosa è successo quest’anno? Una raccolta fotografica speciale, con le immagini che hanno fatto la storia del mondo, tratte dal New York Times.

Ninety-nine clicks — mostri in metro

La metropolitana di New York ospita creature davvero strane. Ma, armato solo di un iPad e della sua immaginazione, l’artista Ben Rubin mette in luce gli altri mostri pendolari, quelli che normalmente non vediamo aggirarsi per la città che non dorme mai.

Arte di sangue

Le calamità, com’è noto, fanno bene all’arte. E il Pakistan, di calamità e di arte, ne ha da vendere. Un viaggio interessante firmato Aatish Taseer per The New York Times.

Ninety-nine News — Le foto più belle della settimana

Il circo come strumento di rieducazione sociale, gare canine e leggings a stelle e strisce: questo e molto altro nella rassegna domenicale di Ninety-Nine News dedicata alle foto più belle della settimana, tratte da NBC news.

Il continente fragile — II

Abbandonate Gortina e Breslavia, Alexander Smoltczyk per lo Spiegel prosegue il suo affascinante viaggio alla scoperta dell’Europa. Immancabile il passaggio a Bruxelles, “perché senza tutte le sessioni non ci sarebbero confini aperti. Senza gli incontri delle delegazioni non ci sarebbe uguaglianza davanti alla legge, né possibilità di scelta tra prodotti e progetti di vita”.