Dopo averle attese per mesi e mesi, ecco finalmente arrivare le vacanze. Accantonato il lavoro, ci ritroviamo soli con noi stessi e con l’angoscia di divertirci a ogni costo, di gettarci nelle avventure più estreme, di non perdere nemmeno un secondo. Niente di più sbagliato, secondo Marlène Duretz, giornalista di Le Monde.
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Mangi o scatti?
Fotografare il cibo non è una tendenza nata con Instagram, come spiega un recente volume illustrato, Visual Feast. L’autrice, Anja Kuznetsova, racconta perché il cibo è così affascinante in un’intervista di Katharina Cichosch.
Sharenting, le radici del male
Il 90% dei bambini al di sotto dei due anni è presente in rete. E ora una pagina Facebook raccoglie le foto dei bambini rese pubbliche dai genitori. Una perfida trovata per fornire materiale ai pedofili o il legittimo tentativo di mettere in guardia dai pericoli della rete? Un articolo di Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Parola d’ordine: shelfie
La moda del momento su Instagram non è più riprendersi da ogni angolazione, ma bombardare di scatti… la libreria. Più è sistemata, ordinata, classificata, decorata e schedata, meglio è! A parlarci dell’ormai radicato shelfie, Piggy Frey per Le Figaro.
La Memoria non passa attraverso i selfie
«Fammi vedere le foto che mi hai fatto al campo». «Bella questa, la uso per il profilo Instagram». Sul treno da Dachau a Monaco ci due giovani turiste. Hanno appena visitato il campo di concentramento di Dachau. Cosa spinge la gente a mettersi in posa in un campo di concentramento per il proprio profilo social e a taggare le immagini con hashtag come #instacaust, #niceday o addirittura #yolocaust? Se lo chiede Miriam Dahlinger su Bento.
Casalinghe disperate (e islamizzate)
«Mancano tre giorni alla decapitazione… e non ho idea di cosa mettermi!» Si apre così lo sketch satirico “The Real Housewives of Isis”, diffuso dalla BBC il 3 gennaio. Applaudita quanto criticata, la parodia ha suscitato un fiume di reazioni, come spiega Luc Vinogradoff su Le Monde.
Il lato oscuro dell’oro verde
Impossibile da cucinare, brutto a vedersi, e grassissimo: tutto sembra deporre a sfavore dell’avocado. Eppure gode di una popolarità in crescita. Anne Waak per il Tagesanzeiger ci racconta il lato oscuro di questo frutto trendy, vegano, ma decisamente problematico.
Ninety-nine clicks — mostri in metro
La metropolitana di New York ospita creature davvero strane. Ma, armato solo di un iPad e della sua immaginazione, l’artista Ben Rubin mette in luce gli altri mostri pendolari, quelli che normalmente non vediamo aggirarsi per la città che non dorme mai.
Ninety-nine clicks — special edition: #spogliatielavora!
Cosa si fa quando un Presidente (alquanto autoritario, per giunta) vi ordina di spogliarsi e lavorare? Semplice: si inonda il web di foto ironiche e…. nude!
Libri da colorare… per adulti
L’adult colouring è una nuova tecnica per combattere lo stress. Gli strumenti? Pastelli, matite e… libri da colorare. Ce ne parla la redazione di Die Welt.
#A4waist
L’ennesima, stupida standardizzazione del corpo femminile si chiama “Paper Waist Challenge”. Una tendenza che denuncia Bianca Xenia Mayer su Bento, portale tedesco affiliato a Die Welt.
Pochi ma buoni
Instagram? Facebook? Vagonate di amici e svariati complessi di inferiorità. E allora qualcuno ha pensato: perché non limitare il numero degli amici virtuali? Eva de Valk per NRC racconta la nascita dei social media “per pochi intimi”.