La Memoria non passa attraverso i selfie

«Fammi vedere le foto che mi hai fatto al campo». «Bella questa, la uso per il profilo Instagram». Sul treno da Dachau a Monaco ci due giovani turiste. Hanno appena visitato il campo di concentramento di Dachau. Cosa spinge la gente a mettersi in posa in un campo di concentramento per il proprio profilo social e a taggare le immagini con hashtag come #instacaust, #niceday o addirittura #yolocaust? Se lo chiede Miriam Dahlinger su Bento.

La lezione che l’Olocausto avrebbe dovuto insegnarci

«Quando si tratta di difendere gli oppressi, evitare le aggressioni, frenare gli eccessi dei despoti, stroncare la vittimizzazione dei capri espiatori, ridurre la povertà o prevenire i genocidi, la comunità internazionale ha ancora molta strada da fare».
Nel Giorno della Memoria, il Guardian ospita l’intervento di Ephraim Mirvis, capo della comunità ebraica britannica.