Continua l’intervista con Jörg Baberowski, tratta dalle pagine della Neue Zürcher Zeitung, in cui lo storico analizza il recente passato della Russia per spiegare la popolarità di Putin (inconcepibile agli occhi degli occidentali).
Categoria: interviste
Scalzare Putin? Meglio di no.
Putin si ricandida alla presidenza e l’Occidente grida alla dittatura. Lo storico Jörg Baberowski, intervistato da Peer Teuwsen per la Neue Zürcher Zeitung, la pensa diversamente.
Vivere senz’auto si può (a Oslo)
La capitale norvegese abbandona la nozione di trasporto pubblico per imboccare la strada della “mobilità come servizio”. L’obiettivo? Sopprimere le auto. Un articolo di Francis Pisani per Le Monde.
L’efficace telemedicina ruandese
RapidSMS è un’app particolare: permette infatti ad agenti selezionati di condividere dati sulle gravidanze a rischio e di allertare per tempo gli ospedali. Grazie a questa invenzione made in Ruanda, la mortalità infantile del Paese è scesa a 31 su 1000. A descriverci RapidSMS, Samir Abdelkrim per Le Monde.
Mangi o scatti?
Fotografare il cibo non è una tendenza nata con Instagram, come spiega un recente volume illustrato, Visual Feast. L’autrice, Anja Kuznetsova, racconta perché il cibo è così affascinante in un’intervista di Katharina Cichosch.
I cani non parlano in Times New Roman
“Ecco apparire sullo schermo un cane in cartone animato, che nei suoi fumetti parlava in Times New Roman. I cani non parlano in Times New Roman! Concettualmente, non ha senso.” Dalle pagine del Guardian, la storia del Comic Sans, firmata Ben Beaumont-Thomas.
Tradurre le sopracciglia
Le sopracciglia sono la parte più espressiva del nostro viso. Sono uno dei tratti più importanti per decifrare le emozioni. Niente si può simulare come un sorriso. Le sopracciglia invece non mentono mai. Parola di Javid Sadr, docente di neuroscienze intervistato da Elke Bodderas per Die Welt.
La gratificazione della morte
Questo fine settimana a Sydney si è tenuto il Festival of Death and Dying, festival della morte e dei morenti, un evento che rinuncia alle tinte fosche e si concentra sulla celebrazione del morto e della vita. A presentarci un nuovo approccio sulla morte, Daisy Dumas per l’australiano The Age.
Burkini sì, burkini no
La stagione balneare non è ancora entrata in piena attività e la discussione che impazza già da qualche anno raggiunge nuovi vertici: si dovrebbe permettere alle donne musulmane di indossare un burkini invece che un costume intero o un bikini? L’esperto di migrazione e cultura Özkan Ezli dell’Università di Costanza conosce bene il tema e si è espresso al riguardo in un’intervista di Philip Kuhn per Die Welt.
Non chiamatemi strega
Dopo Dark Shadows e Camelot, Eva Green è passata a un’eroina gotica posseduta dal demonio della serie tv Penny Dreadful. Ma l’attrice è chiara: l’etichetta di “strega svitata” le sta stretta! Un’articolo-intervista di Stuart Jeffries per The Guardian.
Habemus sedia biodegradabile
Ecodesign, per produrre senza distruggere: questo il nuovo obiettivo raggiunto dall’italiana Kartell con la sua ultima creazione, una sedia 100% biodegradabile. A intervistare il Presidente della società, Véronique Lorelle per Le Monde.
Lezioni di viralità
Cosa rende un video “virale”? Se l’è chiesto una studentessa tedesca che ha realizzato per la sua tesi di laurea una clip che unisce due passioni dei giovani: selfie e zombie. La intervista Julia Maria Grass per Die Welt.