Notti analcoliche detox a base di frullati vegetali? Oliver Rasche, giornalista di Welt, non ci sta. Perché una festa non è un modo per ostentare la propria funzionalità, la festa è libertà!
Categoria: editoriali
Destra e sinistra, concetti superati
A meno che stiate dando indicazioni stradali o che stiate insegnando ai bambini come allacciarsi le scarpe, è davvero ora di considerare l’idea di smetterla di usare i termini “destra” e “sinistra”. Parola di Michael Short, giornalista dell’australiano The Age.
L’Islam è anche arte
“La perdita di vite umane in Siria e Iraq è inimmaginabile; milioni di persone sono state sfollate e forse non torneranno mai a casa. Ma che ne è delle migliaia di storie che vengono cancellate ogni volta che un quartiere è raso al suolo, ogni volta che un monumento storico è crivellato dai colpi dei cecchini? Noi testimoniamo, documentiamo, cerchiamo di educare.” Sono le parole di Kishwar Rizvi sul Washington Post.
Apatia “made in FB”
C’è qualcosa di peggio degli inutili post di Facebook: gli inutili post di Facebook che si convincono di essere importanti. E allora togli l’amicizia a chi ti dà ragione, circondati di contestatori e sovverti l’ordine dall’interno. La ricetta anti-apatia di Facebook firmata Romesh Ranganathan è tratta dal Guardian.
L’erba del vicino è sempre più blu
Per noi cittadini e agricoltori l’idea è assurda. Nella nostra mente – e non abbiamo poi così torto – i prodotti naturali sono limitati, e si raccoglie solo quanto si semina. Ma la natura se ne frega. Si crogiola nell’abbondanza. Un editoriale di Bernhard Pötter per il Tageszeitung.
Ciao Sesso. Riposa in pace.
“Nato nel 1963, morto nel 2016 – povero Sesso. Ti conoscevamo bene. Ma non proprio bene bene. Ti conoscevamo. Di vista. È stata una bella estate quella passata con te.” Dopo la notizia che i millennials fanno meno sesso delle generazioni precedenti, ecco un sentito elogio funebre firmato Eva Wiseman per The Guardian.
50 sfumature di agrumi
Il preciso colore dei capelli di Trump è un mistero: sono stati paragonati a un mandarino, a una nettarina e a un pompelmo, addirittura a un limone. In pratica, ha tutto un reparto agrumi in testa. A svelarci l’arcano, Frank Bruni per il New York Times.
Il bullismo del gufo
Nonostante il fatto che praticamente ogni settimana sbuca una nuova storia su quanto sia inutile TripAdvisor, su come accetti utenti corrotti/avidi/mendaci, il sito continua a sfornare un volume sempre maggiore di “contenuti” liberi e non retribuiti. A denunciare lo stato delle cose, Marina O’Loughlin per The Guardian.
Chiodo scaccia chiodo
Euforia, depressione e creazione di un profilo di Tinder inappropriato: la vita da neo-divorziato del signor Regno Unito si fa grama. Urge trovargli un nuovo partner dopo la signora Unione Europea. In fondo anche lui ha bisogno d’amore! Un articolo di Frank Bruni per The New York Times.
Il papa e i rifugiati
“L’Europa occidentale sta affrontando una serie ininterrotta di prove sotto stress” mentre il Papa mostra “generosità illimitata con i soldi degli altri e le comunità degli altri”: nel suo editoriale sull’australiano The Age, Paul Sheehan descrive la situazione senza remore né peli sulla lingua.
Sprazzi di meritocrazia
La domanda si ripropone ogni anno: ma gli Oscar vanno davvero ai film più belli dell’anno? Secondo Richard Brody, critico del New Yorker, l’edizione del 2015 ha mostrato al contempo progressi e lacune.
Integrazione e radicalismo – più analisi, meno stereotipi
In Belgio la questione dei «foreign fighters», giovani che emigrano in Siria per unirsi ai gruppi armati, è da sempre molto discussa e delicata. In un intervento su De Standaard, la ricercatrice olandese Marion van San prova a smontare gli stereotipi legati all’integrazione e al radicalismo islamico.