Il lucchetto per bici che fa vomitare i ladri
Il creatore di SkunkLock dice che il dispositivo emette una speciale formula puzzolente quando si cerca di tagliarlo.
Di Alan Yuhas
Un uomo si avvicina a una bicicletta con una sega elettrica portatile in mano. La aziona, comincia a tagliare, e gli arriva in faccia uno spruzzo pestilenziale che lo fa vomitare in maniera incontrollata. È il sogno degli inventori di SkunkLock.
«Fondamentalmente, siamo stufi dei furti di bici» ha detto Daniel Idzkowski, di San Francisco, uno degli inventori di SkunkLock. «La proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il fatto che un nostro amico aveva parcheggiato la sua costosissima bici elettrica fuori da un Whole Foods, era entrato per pranzare e fare due chiacchiere e quando è uscito la bici era sparita».
L’amico di Idzkowski aveva usato due lucchetti da 120 dollari l’uno, la cui inutilità nel fermare il ladro l’ha riempito di indignazione. «Mi sono messo a gridare “perché non gli facciamo esplodere le palle?”».
Alla fine è giunto a una conclusione meno violenta e più legale. «Mi sono reso conto che non ci sono davvero soluzioni al problema» ha detto. «Il problema maggiore di questo settore è che la gente non sa che il lucchetto da 20 dollari che ha comprato non vale niente. Servono almeno 100 dollari per avvicinarsi anche solo lontanamente al punto in cui si riducono le possibilità che un ladro voglia rubarti la bici».
Con i giusti attrezzi, ha detto Idzkowski, un ladro potrebbe tagliare la maggior parte delle serrature in meno di un minuto. I ladri, ha detto «parlano in termini di secondi: ci sono bici da 15 secondi, bici da 20 secondi e bici da 30-60 secondi, con lucchetti Kryptonite che richiedono due tagli, ognuno di circa 25 secondi».
Con il suo co-inventore, Yves Perrenoud, Idzkowski ha ideato un lucchetto a forma di U fatto in carbonio e acciaio, con una camera che contiene uno di tre gas pressurizzati di loro stessa invenzione, incluso uno chiamato “formula D_1”. Quando qualcuno taglia circa il 30% del lucchetto, dice Idzkowski, il gas viene spruzzato in direzione del taglio.
«Produce conati di vomito immediati e difficoltà a respirare» ha detto Idzkowski. «Sintomi simili a quelli dello spray al peperoncino».
Gli inventori non hanno ancora testato il dispositivo su un vero aspirante ladro, ma l’hanno testato su di sé e su volontari a distanza di 60cm, 1,5m, 3m e 6m. «A 60cm è tremendo. Il 99% delle persone è indotta al vomito. A 1,5m l’odore è intenso e la reazione iniziale è quella di allontanarsi. A 3m è distintamente percepibile e molto sgradevole.
Da anni i ladri di biciclette hanno praticamente carta bianca a San Francisco e nella Bay Area e rubano migliaia di esemplari ogni anno, trasformando magazzini e sottopassaggi in negozi di ricambi e mietendo vittime tra residenti e funzionari cittadini. L’anno scorso i furti sono stati tali che è stata realizzata una puntata speciale di 20/20, e la polizia cittadina ha stimato che otto bici su 10 nei negozi di ricambio sono rubate. Le testimonianze sostengono le statistiche: giovedì 20 ottobre, un residente del Mission District ha riferito al Guardian che i ladri sono entrati nel suo garage e hanno rubato tre bici che erano saldamente legate alla parete con dei lucchetti.
Idzkowski ha detto che la loro sostanza chimica ha superato i test di conformità e che è dunque legale; inoltre le sue varianti sono state progettate in modo da essere conformi alle diverse leggi dei 50 Stati, così come delle principali città e nazioni europee.
Ha ammesso che il lucchetto non è a prova di bomba. Può essere scassinato, ad esempio – e molti lucchetti di biciclette sono facilmente scassinabili anche solo con una normalissima penna di plastica. Idzkowski ha ribadito, però, che l’ampia diffusione di lucchetti a cilindro, inclusi nello SkunkLock, significa che anche ai più smaliziati scassinatori serve fino a mezzora di tempo per trafficare sulla bici – più che abbastanza per attirare l’attenzione.
Certo, il ladro potrebbe tornare al lucchetto scassinato, anche se Idzkowski insiste che non è facile, visto che lo spray pestilenziale si attacca a pelle e vestiti.
«Non fai altro che vomitarti addosso tutto il tempo» dice. «Certo, puoi cambiarti i vestiti, fare una doccia, e se la bici c’è ancora tornare a tagliare il restante 75% del lucchetto. Non si può impedire un furto al 100%, ecco perché il nostro lucchetto è un deterrente, non la soluzione.
«Tutto quello che devi fare è essere migliore della bici dall’altra parte della strada.»
Come molti imprenditori nella Bay Area, i creatori di SkunkLock stanno facendo attività di crowdfunding per il loro futuro. Versando 99 dollari al loro fondo Indiegogo, un cliente riceve la promessa di avere un suo SkunkLock a giugno del 2017, in attesa della valutazione del rischio da parte della squadra legale.
Alan Yuhas, «Bike lock developed that makes thieves immediately vomit», The Guardian, 21 ottobre 2016