No, la NASA non ha inventato un tredicesimo segno zodiacale
Di Pierre Bartélémy
Qualche giorno fa si è scatenato il panico tra le riviste femminili anglosassoni (e sui siti a queste collegate): il sacrosanto oroscopo rischiava nientepopodimeno che di implodere. La colpa, a quanto pare, era della NASA che, su una pagina pedagogica del suo sito pubblicata a gennaio, aveva spiegato che lo zodiaco astronomico include 13 costellazioni – mentre lo zodiaco degli astrologi ha solo 12 segni – e che le date del passaggio del Sole in ognuna di queste costellazioni non corrispondono a quelle dell’astrologia di Elisabeth Teissier e compagni. Per fare un esempio: l’autore di queste righe ha visto la luce il 3 agosto, cosa che lo rende un Leone secondo l’astrologia occidentale, mentre in realtà quel giorno il Sole transitava nella costellazione del Cancro…
L’intero edificio su cui poggia l’astrologia sembrava sul punto di crollare: le riviste hanno subito lanciato l’allarme… Il 14 settembre, il sito britannico di Marie-Claire annunciava: «In realtà, il vostro segno astrologico è falso.» Il 15, Cosmopolitan, anch’esso nella versione britannica, titolava «Non per mandarvi in crisi, ma il vostro segno astrologico probabilmente va cambiato.» Il giorno successivo, lo stesso giornale, ma nella versione americana, pubblicava un articolo intitolato «Panico: c’è un 13° segno astrologico.» Stessa storia su Elle.uk, che diceva: «La NASA rivela che avete avuto il segno zodiacale sbagliato per tutta la vita.» Il “buzz” è stato amplificato dal fatto che un portale generico come Yahoo riprendeva la storia con un titolo inequivocabile: «Grazie alla NASA, il vostro segno astrologico sta per cambiare.»
Anche se i pezzi erano umoristici, questi “documenti” mostrano due errori madornali. In primo luogo nella definizione di zodiaco, che cambia a seconda che si parli di astronomia o astrologia. Occorre ricordare che lo zodiaco è l’anello celeste in cui si inscrive il percorso apparente del Sole lungo tutto l’anno. Scrivo “percorso apparente” perché non è questa stella a muoversi, ma la Terra. È esattamente come girare attorno a un palo della luce: durante questa rivoluzione, il palo della luce resterà immobile, ma voi vedrete lo sfondo (case, alberi, nuvole, ecc) muoversi e cambiare. Per il Sole, questo sfondo è lo zodiaco, che corrisponde alle costellazioni che “attraversa” in dodici mesi. Secondo gli astronomi, l’astro del giorno passa attraverso tredici costellazioni, le dodici già note e Ofiuco (detto anche il “Serpentario”), che è situato tra lo Scorpione e il Sagittario. Gli astronomi evocano dunque nei loro lavori le costellazioni dello zodiaco, mentre gli astrologi parlano di segni, che hanno solamente un vago rapporto con le stelle.
Precessione degli equinozi
In effetti, come spiega anche chiaramente il sito della NASA, messo sotto accusa dalle riviste femminili, quando i Babilonesi hanno codificato l’astrologia nel primo millennio a.C. hanno anche, per ovvie ragioni pratiche, scelto di dividere arbitrariamente la cintura celeste che è lo zodiaco in dodici porzioni uguali di 30 gradi (ovvero 360° totali). In questo modo hanno escluso Ofiuco dal gioco – forse perché non ha stelle molto visibili – e non hanno tenuto conto della superficie effettiva delle costellazioni. Così, se dovessimo attenerci alla realtà astronomica, il segno dello Scorpione non durerebbe che una settimana, ovvero il tempo che il Sole trascorre in quella costellazione, mentre passa un mese e mezzo nella Vergine…
Inoltre, a causa di un fenomeno noto come precessione degli equinozi, che corrisponde a un cambiamento di direzione dell’asse di rotazione terreste, le date del passaggio del Sole nelle diverse costellazioni dello zodiaco scalano leggermente, e non sono le stesse rispetto a 2500 anni fa, cosa che spiega come mai il giorno del mio compleanno la nostra stella non è più nel Leone ma nel Cancro. Per farla breve, possiamo riassumere dicendo che i segni astrologici sono una convenzione che ha un rapporto solamente lontano con il cielo e il disegno della costellazione (anch’essa una convenzione, dato che nulla impedisce di raggruppare le stelle in modo diverso…) e che confondere le due cose è un errore assai comune.
Il secondo errore consiste nel dire che era la NASA che stava per procedere a questi cambiamenti, una sorta di rimescolamento delle carte celesti. È evidentemente falso. La costellazione di Ofiuco risale all’antichità e si riferisce, nella sua versione attuale, al mito di Asclepio, ma non è impossibile che i Greci abbiano adattato un mito babilonese ancora più antico. Il disegno moderno delle costellazioni dell’emisfero Nord è un erede diretto del catalogo di stelle che Tolomeo ha realizzato nel II secolo dopo Cristo. In quanto al fenomeno della precessione degli equinozi, la sua scoperta risale anch’essa all’antichità greca… Tutto dunque è noto ormai da molto tempo e la NASA non ha inventato né imposto nulla. La sua pagina sullo zodiaco è ben chiara, comincia infatti precisando che non bisogna confondere astrologia e astronomia, che la prima è una scienza e l’altra non lo è. Sfortunatamente, anche se scritto per bambini, questo testo è forse troppo complicato da comprendere per i giornalisti delle riviste femminili.
Pierre Barthélémy, «Non, la NASA n’a pas inventé un treizième signe du zodiaque», Le Monde, 20 settembre 2016