La scuola all’incontrario

Né voti né orari: a Berlino, la scuola si trasforma

Sono gli studenti a scegliere le materie e ad auto-motivarsi, un approccio che secondo alcuni dovrebbe essere esteso a tutta la Germania.
Di Philip Oltermann

Anton Oberländer è un oratore persuasivo. L’anno scorso, quando lui e un gruppo di amici erano a corto di soldi per fare una gita in campeggio in Cornovaglia, è riuscito a farsi regalare i biglietti dalle ferrovie tedesche. Queste sono state così colpite dalla sua faccia tosta che l’hanno invitato a tenere un discorso motivazionale a 200 dipendenti.

Anton ha 14 anni.

La fiducia in se stesso di questo adolescente berlinese è in buona parte il risultato di una formazione scolastica unica, che ha stravolto le convenzioni dell’insegnamento tradizionale. Nella scuola che frequenta Oberländer non si assegnano voti a studenti di età inferiore di 15 anni, non ci sono orari prestabiliti né lezioni frontali. Sono gli studenti a decidere le materie di studio e le date delle prove.

Il programma scolastico sarebbe il peggior incubo di qualsiasi “genitore elicottero”: le materie obbligatorie si limitano alla matematica, al tedesco, all’inglese e all’educazione civica, cui si aggiungono corsi più astratti come “Responsabilità” e “Sfida”. Per le lezioni di Sfida, gli studenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni ricevono 150€ (115£) e partono per un’avventura da organizzare in totale autonomia. Alcuni scelgono il kayak, altri un lavoro in fattoria. Anton ha deciso di fare trekking lungo la costa meridionale dell’Inghilterra.

La filosofia di queste innovazioni è semplice: le richieste del mondo del lavoro sono ormai cambiate, smartphone e internet trasformano il modo in cui i giovani elaborano le informazioni, e la direttrice della scuola, Margret Rasfeld, sostiene che l’abilità più importante da trasmettere agli studenti è la capacità di auto-motivarsi.

«Se pensate ai bambini di 3-4 anni, sono molto sicuri di sé» dice Rasfeld «e spesso non vedono l’ora di iniziare la scuola. Poi però buona parte delle scuole riescono a far loro disimparare ogni sicurezza».

L’Evangelical School Berlin Centre (ESBC) cerca – addirittura – di «reinventare la scuola. La missione di una scuola progressista dovrebbe essere quella di preparare i giovani ad affrontare il cambiamento o, meglio ancora, di far loro desiderare il cambiamento. Nel XXI secolo, le scuole dovrebbero prefiggersi l’obiettivo di sviluppare personalità forti.

Obbligare gli studenti ad ascoltare un’insegnante per 45 minuti e punirli per aver collaborato nello svolgere un esercizio, dice Rasfeld, non solo è poco coerente con le esigenze dell’odierno mondo del lavoro, ma anche controproducente. «Niente motiva di più gli studenti che scoprire di propria iniziativa il senso dietro a una materia».

Nella sua scuola, gli studenti sono incoraggiati a pensare a modi insoliti per dimostrare le abilità acquisite, come codificare un gioco per computer invece di sostenere un esame di matematica. Oberländer, che non era mai stato via da casa tre settimane prima di imbarcarsi nella sua avventura in Cornovaglia, ha detto di aver imparato di più l’inglese in questo viaggio che in svariati anni di apprendimento della lingua sui banchi di scuola.

La struttura scolastica federale tedesca, in cui ognuno dei 16 Stati gestisce in modo autonomo il proprio sistema educativo, ha tradizionalmente permesso al modello “di apprendimento libero” di fiorire. Eppure, a differenza di metodi come Sudbury, Montessori o Steiner, l’istituzione di Rasfeld cerca di incanalare l’auto-determinazione degli studenti all’interno di un sistema di regole relativamente rigido. Gli studenti che perdono tempo durante le lezioni devono andare a scuola il sabato mattina per rimettersi al pari, una punizione nota come “silentium”. «Più libertà hai, più ti serve una struttura» dice Rasfeld.

Il motivo principale per cui l’ESBC si sta costruendo la fama di scuola più divertente della Germania è che la sua filosofia sperimentale è riuscita a dare risultati sbalorditivi. Anno dopo anno, l’istituzione di Rasfeld finisce per ottenere i migliori voti tra le Gesamtschulen della Germania, vale a dire le scuole comprensive che uniscono le tre forme scolastiche del sistema terziario tedesco. L’anno scorso gli studenti in uscita hanno ottenuto un voto medio di 2.0, ovvero una B – anche se al 40% degli studenti era stato consigliato di non continuare con l’Abitur, l’equivalente tedesco dell’esame di maturità. La scuola, aperta nel 2007 per soli 16 studenti, ora opera a pieno ritmo, con 500 studenti e lunghe liste di attesa per i nuovi iscritti.

Visto il successo ottenuto con il semplice passaparola, non c’è da stupirsi che ci siano stati appelli affinché l’approccio di Rachel si diffonda a livello nazionale. Eppure alcuni esperti di istruzione dubitano che il metodo della scuola possa essere facilmente esportato: a Berlino, dicono, la scuola può attrarre i pargoli più promettenti di famiglie benestanti e progressiste. Rasfeld contesta le critiche, affermando che la scuola punta a un mix eterogeneo di studenti con diverse storie familiari. Anche se una croce adorna l’auditorium e ogni giornata scolastica inizia con una preghiera, solo un terzo degli studenti attuali sono battezzati. Il 30% degli studenti ha una storia di migrazione alle spalle e il 7% proviene da nuclei familiari in cui non si parla tedesco.

Anche se l’ESBC è una delle 5000 scuole private tedesche, le tasse sono graduate in base al reddito e relativamente basse se paragonate a quelle medie della Gran Bretagna, tra i 720 e i 6.636€ all’anno. Il 5% degli studenti non deve pagare alcuna tassa.

Tuttavia, anche Rasfeld ammette che trovare insegnanti capaci di adeguarsi ai metodi di insegnamento della scuola può essere più difficile che convincere gli studenti a fare lo stesso.

A 65 anni compiuti e in età pensionabile già da luglio, Rasfeld nutre ancora progetti ambiziosi. Un “laboratorio di innovazione dell’istruzione” formato da quattro persone con sede nella scuola lavora alla realizzazione di materiali didattici per le scuole che vogliono seguire l’esempio dell’ESBC.Circa 40 scuole in Germania sono in procinto di adottare, in parte o del tutto, il metodo di Rasfeld. Una, nel distretto Weissensee di Berlino, ha recentemente permesso a uno studente di fare trekking sulle Alpi per un progetto di Sfida. «Ed è solo l’inizio» dice Rasfeld.

«Nell’istruzione puoi solo creare il cambiamento dal basso – se gli ordini arrivano dall’alto, la scuola opporrà resistenza. I ministeri sono come giganti petroliere: serve tempo per farle tornare sui loro passi. Quello di cui abbiamo bisogno è di un gruppo di piccoli motoscafi per mostrarvi che le cose si possono anche fare diversamente».


Philip Oltermann, «No grades, no timetable: Berlin school turns teaching upside down», The Guardian, 1 luglio 2016

Cosa ne pensi?

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...