Chiodo scaccia chiodo

Regno Unito, scapolo in cerca d’amore

Di Frank Bruni

Il signor Regno Unito non è single da una vita, e lo aspettano molte notti di solitario disorientamento.

Forse dovremmo organizzargli un appuntamento con la Svizzera.

Certo, non subito. Il divorzio dalla signora Unione Europea è stato appena annunciato. Le scartoffie non sono ancora state firmate. Potrebbe esserci una ritrattazione, un rilassarsi delle regole coniugali, tulipani dall’Olanda, cioccolatini dal Belgio. La Grecia e il Portogallo potrebbero promettere che non lasceranno mai più piatti sporchi nel lavandino, la Germania che smetterà di monopolizzare il telecomando.

Ma per come stanno le cose ora, Regno Unito presto andrà per la sua strada, e sappiamo tutti che cosa significa: euforia, seguita da panico, per poi passare alla creazione di un account inappropriato su Tinder. Toh, guarda, ecco l’Islanda, che mette in mostra i suoi voluttuosi vulcani. Nah, troppi sassi e tetraggine, e musica di Björk come se piovesse. Scorriamo a sinistra, che è meglio.

Regno Unito è un tipo misterioso. Pensate alle sue storie passate: epici amori transatlantici, audaci scappatelle transpacifiche, flirt nella giungla, storielle sulle dune. Di solito era il dominatore, occasionalmente il dominato, ma sempre in coppia – se non in ménage à trois, quatre et cinq. Ha sempre avuto il desiderio di legarsi ma mai di essere fedele.

Ma non è il signore di una volta. I bei feromoni imperiali sono passati. Dove un tempo poggiava la corona, ora si diffonde la stempiatura. Regno Unito deve prima agghindarsi, ritoccarsi, forse curarsi.

E crearsi dei contatti. Quindi… vada per la Svizzera?

Se fare il mantenuto è l’obiettivo, con la Svizzera Regno Unito farebbe jackpot. E la Svizzera non è tipo da fare quello che Regno Unito detesta tanto nell’attuale partner, ovvero invitare gente povera e nera per la fonduta.

Ma è così preoccupantemente piccola. Così faticosamente scostante, capace di resistere a Unione Europea anche se ne è abbracciata e protetta. E insisterebbe per un accordo prematrimoniale più lungo di tutti i romanzi di Harry Potter messi assieme. Regno Unito ha bisogno di un amore più libero, più facile, specialmente quando le sue guance si fanno cascanti e la sterlina precipita.

Forse questo significa che è meglio ripiegare su Albania, Montenegro o Macedonia. Sono le spose per corrispondenza del continente, che sognano un “Lo voglio” con la cara Unione Europea. Di sicuro si accontenterebbero di Regno Unito.

Ma Regno Unito si accontenterebbe di loro? L’orgoglio che l’ha portato a questa rottura non permetterà di accettare un partner qualsiasi e insignificante, e molti non sanno nemmeno indicare dove si trova l’Albania sulla cartina. (Vai nel tacco d’Italia, gira a sinistra, attraversa l’Adriatico e prega.) Ci sono angolini d’Europa meglio tracciati e più salva-ego che non vanno a letto con Bruxelles e sono ancora sulla piazza.

Come la Norvegia. Lei e Regno Unito hanno molto in comune – entrambi gelidi, acquosi, pescosi, ubriaconi – ma con interessi diversi. Nel caso della Norvegia, il petrolio. Di Regno Unito, Adele. Se non è questa la ricetta perfetta per il dominio globale…

Regno Unito non è uno scapolo come tanti. È stato sposato così tante volte che ha praticamente esaurito le opzioni.

Questa impasse mi ricorda il film (S)Ex List, che ho visto io per voi, così potete risparmiarvelo. Anna Faris interpreta una bostoniana che ritiene di aver raggiunto il numero di partner sessuali massimi disponibili e che la sua sola speranza sia di tornare al punto di partenza e riallacciare i rapporti con qualcuno con cui ha già troncato.

Nel caso di Regno Unito questo significa: India. Australia. Buona parte dell’Africa. Parte del Medio Oriente. Ci sono sue ex ovunque, anche se contattarle significherebbe avere una nuova umità, dato che il Regno Unito dei tempi andati non era proprio uno spasimante modesto o accomodante. In genere aveva sempre la meglio, finché non è arrivata Unione Europea e il loro accordo non è stato più così asimmetrico.

La signora America è la principale ex di Regno Unito, l’Elizabeth Tayor di Richard Burton. Il nostro antico padrone coloniale dovrebbe diventare il nostro 51esimo stato? Se agissimo in fretta, Boris Johnson potrebbe diventare il running mate di Donald Trump, creando un tandem di treccine così perversamente affascinante da far perorare la causa già da solo. E forse questa era l’intenzione di Johnson fin dall’inizio.

In fondo Regno Unito non ha più senso di Hawaii o Alaska dal punto di vista geografico, anche se probabilmente sarebbe un affondo culturale troppo azzardato. Non ha abbastanza armi da fuoco, semplicemente.

E quindi è più adatto per la monarchia canadese. La signorina Canada è più assennata, tranne forse per l’hockey sul ghiaccio. È la scelta più logica per Regno Unito: abbastanza benestante, abbastanza anglofona. Insieme, Regno Unito e Canada potrebbero ridere di noi rozzi americani, passatempo condiviso e comprensibile.

Inoltre, Regno Unito è improvvisamente senza un leader, mentre Canada ce l’ha, Justin Trudeau, rubacuori internazionale. Può espandere il suo portfolio in due continenti, e non ha i capelli in disordine per giunta. Scusa, Boris.

Lunga vita alla monarchia! Canada non ha mai smesso la sua fedeltà cerimoniale e si inchina davanti alla regina Elisabetta II tanto quanto Regno Unito. Sarà anche fonte di sbalordimento per molti, ma è comunque un punto di raccordo con Regno Unito, che avrà bisogno di tanto, tanto amore in futuro.


Frank Bruni, «A Bachelor Named Britain, Looking for Love», The New York Times, 9 giugno 2016

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