Cosa ci riserva il 2016?

Undici eventi che segneranno il 2016

Il 2016 sarà ricco di eventi. Ecco una panoramica di quello che ci aspetta.
Di Yves Bourdillon, Michel De Grandi, Yann Verdo, Catherine Chatignoux

1) Presidenziali americane: Hillary Clinton ben messa

Hillary Clinton sarà certamente la candidata democratica alle presidenziali americane. A novembre, i sondaggi la davano vincente (prolungando così la permanenza dei democratici alla Casa Bianca, ma solo lì) di fronte a uno dei candidati repubblicani più “ragionevoli”, Ted Cruz o Marco Rubio. A meno che l’impensabile diventi possibile e l’odio degli elettori repubblicani per l’”establishment” li spinga a scegliere alle primarie l’agitatore xenofobo e misogino dalle soluzioni semplicistiche, Donald Trump.

2) Altri attentati jihadisti nel mondo

Si tratta sfortunatamente di una previsione facile per il 2016: non c’è ragione per cui i jihadisti di Daesh o Al Qaeda cessino di organizzare attentati. E visto che è impossibile proteggere tutto e tutti, malgrado un aumento del livello di allerta delle forze di sicurezza è molto probabile che altri “Bataclan” vadano a colpire i Paesi occidentali ma anche quelli arabi, dove i jihadisti agiscono più agevolmente. Se la polizia e la giustizia si mobiliteranno per neutralizzare per tempo i jihadisti, la paura e l’emotività spingeranno senza dubbio i Paesi-bersaglio a rispondere con le armi a chi attenta allo Stato di diritto. Malgrado le belle dichiarazioni che “se rinunciamo ai nostri valori i terroristi avranno vinto”.

3) Schengen dovrebbe sopravvivere alla crisi di rifugiati

Quest’anno, l’Europa sarà verosimilmente messa di fronte a un’ondata di migranti, siriani soprattutto, equivalente a quella senza precedenti che ha superato il Mediterraneo l’anno scorso. Un’ondata che metterà alla prova la solidarietà europea e l’accordo di Schengen. Quest’ultimo è stato rimesso in discussione con numerosi ripristini dei controlli di frontiera. Se vuole sopravvivere, dovrà essere riformato, così che si rafforzino le frontiere esterne e si ripartiscano in maniera più equa i rifugiati.

4) Daesh potrebbe essere distrutto militarmente

Lo Stato islamico (Daesh) potrebbe crollare alla fine del 2016 sotto i colpi dell’armata irachena, dei ribelli e dei lealisti siriani e delle aviazioni americana, francese, britannica e russa. Ciò che sembrava impensabile poco fa appare possibile in vista delle dinamiche militari. Il fronte non è che a 22 km da Raqqa, sua capitale siriana, e l’armata irachena, ritornata vagamente credibile grazie all’aiuto occidentale, dovrebbe tentare di riprendere la sua altra roccaforte, Mosul, in primavera. Ma l’ideologia mortifera e la capacità di mobilizzazione del califfato sopravvivranno all’eventuale perdita del territorio.

5) La Brexit minaccia l’Unione come una cannonata

Grave minaccia al progetto europeo. Per la prima volta, i sondaggi danno vincenti i partigiani dell’uscita dall’Unione, la famosa Brexit, durante il referendum britannico previsto quest’anno. Il primo ministro, David Cameron, spera di riuscire a difendersi da un’uscita inedita, che amputerebbe il PIL dell’Unione del 12% e la priverebbe di uno dei due maggiore eserciti e di un pilastro del liberalismo.

6) Un prezzo del petrolio sotto pressione

Un barile di brent a 25 dollari? La previsione, estrapolando i dati della caduta attuale, non è più così ridicola come sembrava agli analisti 18 mesi fa, quando il barile di petrolio superava i 115 dollari. Ma da allora il barile ha perso i due terzi del suo valore, per finire il 2015 a 36 dollari, il valore più basso da 11 anni. Le ragioni sono la riduzione della domanda a causa del rallentamento economico occidentale e cinese. E lo sviluppo del gas e del petrolio di scisto dagli Stati Uniti. La maggioranza degli analisti conta ancora su un corso medio di 58 dollari nel 2016. 

7) L’Iran rientra sulla scena internazionale

La reintegrazione internazionale dell’Iran sarà uno degli eventi geostrategici chiave del 2016. Dopo dodici anni di sanzioni occidentali, Teheran ha ottenuto a luglio la sospensione progressiva a partire dal 2016 in cambio del congelamento o dello smantellamento in tappe del suo programma nucleare clandestino. L’Iran dovrebbe dunque esportare un milione di barili al giorno in più e lavorare alla normalizzazione delle relazioni con Washington… sempre che le sue ambizioni regionali non riportino frizioni.

8) In Birmania, la consacrazione di Aung San Suu Kyi

Non avrà alcun titolo ufficiale, ma tutti sanno che Aung San Suu Kyi sarà, a partire da febbraio, il vero presidente della Birmania. Poco importa che la Costituzione le impedisca di accedere alla funzione suprema, lei ha avvisato che sarà “al di sopra del Presidente”. Dopo la vittoria schiacciante del suo partito nelle elezioni di novembre, la “Signora di Rangoon” ha le mani libere per costituire un governo. Eppure  il compito non sarà semplice. Se il verdetto delle urne è inappellabile, la Lega Nazionale per la Democrazia non ha alcuna esperienza al potere. Inoltre, i militari conservano alcune prerogative, come la nomina di determinati ministri o il controllo di diverse voci di bilancio.

 9) Corruzione in Cina: è il turno degli uomini d’affari

Dopo gli alti funzionari e i responsabili politici, sono gli uomini d’affari a trovarsi nel mirino della campagna anticorruzione del presidente Xi Jinping per il 2016. I capi di Fosun e China Telecom sono stati presi nelle maglie della giustizia. Ne seguiranno altri. La purga dei cacicchi dovrà continuare: Zhang Lijun, ex viceministro dell’ambiente, ne è la prova.

 10) Scienze: geni in prima linea

La conquista scientifica dell’anno sarà senza dubbio CRISPR-Cas9, un “software” che permette di rintracciare un frammento preciso nel genoma di un essere vivente, di cancellarlo o di fare copia-incolla a un prezzo irrisorio. Uno strumento messo a punto nel 2012 da due scienziate – l’americana Jennifer Doudna e la francese Emmanuelle Charpentier – e che si è diffuso nei laboratori. È ormai possibile assemblare i viventi e creare neonati geneticamente modificati. Cosa che ha spinto le stesse scienziate a fare un appello alla prudenza a Washington, visti i rischi di derive eugeniste.

 11) Campionato europeo e giochi olimpici all’insegna della sicurezza

 Il 2016 sarà eccezionalmente importante dal punto di vista sportivo, con i giochi olimpici di Rio de Janeiro e il campionato europeo di calcio in Francia. Due avvenimenti planetari all’insegna della sicurezza a causa delle minacce di attentati jihadisti. La Francia avrà migliori risultati in Brasile rispetto che a Londra nel 2012 (34 medaglie, settimo posto)? Quanto al campionato europeo di calcio, si può sperare una rivincita in finale della partita persa dalla Francia con la Germania nei mondiali 2014.

Previsioni azzeccate e mancate per il 2015…

La nostra sfera di cristallo aveva visto giusto l’anno scorso. I 12 avvenimenti che pensavamo avrebbero marcato l’anno sono apparsi davvero sui giornali, anche se non abbiamo previsto né la crisi di rifugiati siriani né lo scandalo di corruzione che destabilizza il Brasile. Il nostro pronostico di un aggravarsi del conflitto in Ucraina si è rivelato falso. Ma sfortunatamente avevamo visto giusto per l’ondata di attentati jihadisti. E Les Echos si aspettava una vittoria dei Tories alle legislative britanniche, un prolungamento del calo nel prezzo del greggio, nella risalita dei tassi della Fed, la stasi della crescita cinese, il compromesso di Syriza in Grecia, l’inizio degli scontri militari di Daesch e un accordo sul nucleare iraniano.


Yves Bourdillon, Michel De Grandi, Yann Verdo, Catherine Chatignoux, «Onze événements qui marqueront 2016», Les Echos, 1 gennaio 2016

Un commento Aggiungi il tuo

  1. domenicomortellaro ha detto:

    Nostradamus was here?
    Gli piace vincere facile a questi qui!

    Piace a 1 persona

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