Poco prima di salire sul treno, una controllatina alle orecchie
Di Marieke ten Katen
Un salto al bar per caffé e croissant e, un attimo prima di salire sul treno, una visita per quella tosse insistente che non vuole proprio andare via. Da aprile i viaggiatori della stazione Centrale dell’Aia (Den Haag Centraal) possono essere visitati da un medico in una clinica to go. L’ideatore dell’iniziativa, Henk Goldschmidt, è già in trattativa per aprire nuove sedi. Quattro domande:
1. Cos’è CareToGo?
Una clinica to go dove passare quando si hanno semplici disturbi acuti quali mal d’orecchie, tosse e diarrea, ma anche per un test per le malattie veneree, la pulizia delle orecchie o la medicazione di una ferita. È possibile fissare un appuntamento al telefono o via internet, ma si può anche semplicemente entrare e chiedere. Bastano dai 10 ai 20 minuti. Oppure si può optare per un consulto via Skype, molto più rapido rispetto al medico di famiglia. In un sondaggio condotto dall’Istituto Olandese per le Ricerche sulla Sanità il 30% circa degli intervistati ha affermato che talvolta ha difficoltà nel raggiungere il medico di base.
CareToGo funziona meglio, secondo Goldschmidt. «Quando un paziente decide di farsi visitare, il medico è pronto per lui».
2. Oltre alla velocità, qual è la differenza con il medico “comune”?
La clinica to go è una normale struttura sanitaria che tiene dossier sui pazienti. Dopo il consulto, il paziente decide se inviare o meno i dati al medico di fiducia. È anche possibile restare anonimi.
In caso di disturbi cronici o di possibilità di ricovero in ospedale, CareToGo consiglia al paziente di rivolgersi al medico personale, il quale possiede un dossier al quale CareToGo non ha accesso.
LHV e NHG, le due associazioni mediche del Paese, non sono affatto colpite dall’iniziativa. A loro avviso CareToGo rende la sanità impersonale, e inoltre è difficile assistere un paziente senza disporre del suo dossier completo.
Il ministro Schippers ritiene invece che l’iniziativa «permette alla gente di ottenere una risposta rapida a domande mediche relativamente semplici e occasionali, e rende il consulto medico accessibile a tutti». Cliniche simili esistono in altri Paesi già da tempo.
Un’altra grande differenza con il medico comune? L’assicurazione non rimborsa i costi. Secondo Zorginstituut Nederland, l’ente che collabora con il ministero della sanità su eventuali innovazioni nel settore, le cliniche to go non rientrano nel pacchetto sanitario base.
3. Quanto costa?
Un consulto costa € 27,25. Per un consulto via Skype si pagano € 12,50. Per fare un confronto: un normale consulto medico, spesato dall’assicurazione, costa € 9,01.
4. Sta funzionando?
Suona tutto benissimo: un dottore che aspetta solo te, in un luogo facilmente raggiungibile. Ma c’è anche un profitto? Non ancora, spiega Goldscmidt. «Oggi arrivano circa dieci clienti al giorno, un numero che deve almeno raddoppiare». CareToGo viene reso possibile da cinque investitori. Quale sia la quantità di denaro investito, Goldschmidt non lo dice. Al momento presso la clinica lavorano sette dottori e tre assistenti, tutti dipendenti part-time. Ogni giorno sono presenti un dottore e un assistente.
«Con la nostra sede a Den Haag Centraal ci rivolgiamo soprattutto a giovani che devono spesso viaggiare per lavoro»
A febbraio aprirà una seconda clinica presso Truckstop Nobis ad Asten, lungo la A67, dove si fermano molti camionisti. CareToGo è inoltre in trattative con le ferrovie olandesi per aprire nuove cliniche in altre grandi stazioni. Quindi i piani abbondano, ma i profitti scarseggiano. Conclude Goldschmidt: «Solo il mercato potrà dirci se questa iniziativa funziona. L’obiettivo è arrivare a coprire tutte le spese senza finanziamenti esterni».
Marieke ten Katen, «Snel je oren laten uitspuiten voordat je de trein inspringt», NRC Q, 9 dicembre 2014